Le holding sono strutture societarie che detengono partecipazioni in altre società, esercitando il controllo e la gestione delle stesse. In Italia, le holding sono regolamentate principalmente dal Codice Civile e da specifiche normative fiscali. L’ordinamento italiano distingue diversi tipi di holding, in base alle attività svolte e al loro ruolo nell’organizzazione societaria.
1. Tipologie di holding
Le holding si distinguono in base alle loro finalità principali:
A. Holding pura
- Ha come unico scopo la detenzione di partecipazioni in altre società.
- Non svolge attività operativa o commerciale diretta.
- Struttura tipica per il controllo di un gruppo societario.
B. Holding operativa
- Oltre a detenere partecipazioni, svolge un’attività economica o operativa (es. fornitura di servizi a società controllate).
- Può includere attività di consulenza, amministrazione o gestione centralizzata.
C. Holding finanziaria
- Detiene partecipazioni, ma il suo scopo principale è la gestione di investimenti finanziari.
- È regolamentata anche dalla normativa bancaria e finanziaria, se applicabile.
2. Disciplina normativa
A. Codice Civile
- Le holding seguono le norme applicabili alla forma giuridica scelta (es. S.r.l., S.p.A.).
- I poteri della holding si esercitano tramite le assemblee e gli organi amministrativi delle società controllate.
B. Diritto tributario
La fiscalità delle holding è regolata da diverse disposizioni:
- Regime di partecipation exemption (PEX):
- Esenzione parziale (95%) sui dividendi e sulle plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni, a determinate condizioni.
- Consolidato fiscale nazionale:
- Le holding possono optare per un regime di consolidamento fiscale con le società controllate, permettendo la compensazione dei risultati fiscali.
- Deduzione degli interessi passivi:
- Norme specifiche regolano la deducibilità degli interessi passivi, spesso rilevanti per le holding finanziarie.
- IVA:
- Le holding pure possono avere limiti alla detrazione dell’IVA, se non svolgono attività imponibili.
3. Funzioni principali di una holding
- Controllo strategico:
- Coordina le attività delle società partecipate.
- Definisce strategie di gruppo.
- Ottimizzazione fiscale:
- Permette la pianificazione fiscale attraverso la gestione centralizzata di utili, perdite e operazioni infragruppo.
- Gestione del rischio:
- Isola il rischio imprenditoriale delle singole società.
- Raccolta di capitali:
- Può raccogliere risorse finanziarie per conto del gruppo e distribuirle alle controllate.
4. Vantaggi e criticità
Vantaggi
- Efficienza fiscale: Benefici derivanti dall’applicazione di regimi come il consolidato fiscale.
- Controllo centralizzato: Semplifica la governance del gruppo.
- Protezione del patrimonio: Può separare il patrimonio della holding dalle operazioni delle società operative.
Criticità
- Costi di gestione: La creazione e il mantenimento di una holding comportano costi amministrativi e legali.
- Complessità normativa: Necessità di rispettare normative complesse, specie in ambito fiscale e finanziario.
- Rischi fiscali: Possibilità di contestazioni da parte delle autorità fiscali, in caso di operazioni ritenute elusive.
5. Holding e normativa europea
- La normativa italiana si inserisce nel contesto delle direttive europee, come la Direttiva Madre-Figlia (90/435/CEE), che disciplina la tassazione dei dividendi tra società di Stati membri.
- Le holding italiane possono beneficiare di trattati internazionali per evitare la doppia imposizione fiscale.
Conclusione
Le holding rappresentano una struttura essenziale per la gestione e l’ottimizzazione dei gruppi societari. Tuttavia, la loro costituzione e gestione richiede una pianificazione attenta, soprattutto per gli aspetti fiscali e legali. Se desideri approfondimenti su aspetti specifici (es. come costituire una holding, vantaggi fiscali dettagliati, o casi studio), invia una mail a info@gianlucafontanella.com