Giocare a carte è il passatempo preferito di molte persone da anni. I giochi possono variare dai classici come il poker e il solitario a giochi di carte collezionabili con migliaia di diversi tipi di mazzi di carte. Assi, Jack, Re e Regine, queste carte possono fare molto di più per voi che solo aiutarvi a trascorrere qualche ora di svago.
Può una semplice attività come giocare a carte apportare tutti questi benefici a livello mentale ed emotivo? Sì, e a dirlo non sono i sostenitori giochi di carte, ma è la ricerca scientifica.
Si apprendono nuove abilità
Spesso sottovalutate, le carte rappresentano un sistema con regole da rispettare e strategie da impostare per ottenere la vittoria. Il gioco in sé è semplice e si impara facilmente, ma richiede anni per essere padroneggiato ad alto livello. La cosa bella è che ogni partita è diversa e il gioco non diventa mai noioso, inoltre ogni volta si impara qualcosa. Acquisire nuove skills è uno dei benefici, che si rivela particolarmente utile con l’avanzare dell’età.
Le carte promuovono la socializzazione
Nel mondo veloce e digitalizzato di oggi, la solitudine è un’esperienza comune. In questo le carte da gioco possono essere uno strumento utile a socializzare, sia con amici di lunga data sia con persone nuove. Basta conoscere le regole per divertirsi insieme, tra colpi di fortuna, giocate da professionisti e salutari risate. Le carte sono un modo per costruire e mantenere relazioni interpersonali, dato che incoraggiano la conversazione e contribuiscono a creare lo spirito di squadra. Non da ultimo, stimolano la competizione positiva.
Migliorano la salute mentale e riducono lo stress
Le carte possono anche contribuire a prevenire e migliorare problemi di salute mentale, come stress, ansia e depressione. Chiaramente in questi casi nulla sostituisce il consulto di un medico specializzato o dello psicologo, ma un gioco come le carte può essere utile per diminuire o controllare i sintomi, grazie al fatto di “staccare” e divertirsi per un po’ con altre persone.
Aumentano la pazienza, la concentrazione e la disciplina
Tra i benefici delle carte ci sono anche il miglioramento di aspetti del carattere e del proprio mondo psicologico. Innanzitutto, giocare a carte richiede pazienza, una virtù che al giorno d’oggi è sempre più rara, ma che può fare la differenza in diversi ambiti della vita.
Anche la concentrazione migliora, dato che spesso si gioca per molto tempo e bisogna essere sempre focalizzati sull’andamento della partita. Un ottimo allenamento che può essere utile anche per altre attività, apportando così benefici trasversali.
Parallelamente alla concentrazione, la disciplina è necessaria soprattutto se si vuole trasformare il gioco in una professione o comunque qualcosa di più di un semplice intrattenimento tra amici. In questo caso, le partite diventano veri e propri allenamenti che devono essere seguiti con rigore.
Aiutano a mantenere la mente attiva
La maggior parte dei giochi di carte richiedono una strategia e non sono solo in balia della fortuna. Dal contare i punti a briscola al bluff del poker, ogni gioco richiede una mente attenta ed un controllo delle proprie emozioni, con l’utilizzo di diverse aree del cervello. Questo apporta benefici soprattutto nelle persone più avanti con l’età: giocare alle carte può essere utile per prevenire la demenza senile e la perdita di memoria.
Ma non solo, le carte possono essere utilizzate anche come strumento di apprendimento, ad esempio per le lingue straniere, in particolare l’inglese e il francese. Utilizzare le espressioni tipiche di queste lingue nel gioco contribuisce a migliorare il proprio vocabolario.
Le carte allenano il pensiero logico e le capacità matematiche
Un ulteriore beneficio delle carte è quello di promuove ed incrementare le abilità logiche e matematiche, grazie al fatto che inducono a fare calcoli ed a valutare le probabilità delle proprie giocate. Anche in questo caso, i benefici sono particolarmente evidenti nelle persone meno giovani, per le quali le carte sono un vero e proprio allenamento anti-aging.
I benefici del poker
Si tratta di un gioco di strategia, nel quale occorre dimostrare estrema calma, bisogna essere sempre molto concentrati e avere non solo la capacità di eseguire calcoli di probabilità ma è necessario anche svolgerli in tempi rapidi. Il risultato di partite (con frequenza moderata) di poker è una mente allenata a funzionare più velocemente.
È importante, come appena detto, che la frequenza delle partite non sia eccessiva perché la passione per il tavolo verde potrebbe far soccombere a una vita sedentaria. Tuttavia, se gli si dedicano i giusti tempi il poker diventa un grande alleato dell’attività cerebrale. Questo gioco complesso e dinamico, infatti richiede:
- Concentrazione;
- Analisi psicologica;
- Calcolo matematico;
- Adattamento alle tendenze dell’avversario.
Il poker richiede intelletto e creatività e stimola la creazione di nuovi collegamenti neurologici nel cervello. A dirlo è il dottor Stephen Simpson, mental coach che ha affiancato e studiato i comportamenti di Liv Boeree e Chris Moorman, grandi giocatori di poker. Carte e fiches riescono a rinforzare i collegamenti neurologici e favoriscono la formazione di mielina, uno strato protettivo che consente alle cellule non solo di trasmettere più rapidamente le informazioni, ma anche di gestire i processi cerebrali più complessi. In poche parole, giocare a poker mantiene in salute il sistema nervoso centrale.
Ma i benefici del poker non sono ancora finiti. Oltre alla già menzionata concentrazione, questo gioco di carte aiuta i player a sviluppare:
- Pazienza;
- Focus;
- Disciplina;
- Controllo emotivo.
Si tratta, senza dubbio, di abilità fondamentali nella vita di tutti i giorni.